JOAN MITCHELL
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Ottenere un Certificato di autenticità (COA) per le opere di Joan Mitchell è facile. Basterà inviarci le foto e le dimensioni della tua opera di Joan Mitchell, specificando tutto quello che sai sull’origine o sulla storia dell’opera.
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Autentichiamo Joan Mitchell e rilasciamo certificati di autenticità dal 2002. Siamo esperti riconosciuti e periti certificati delle opere di Joan Mitchell. Rilasciamo certificati di autenticità e valutazioni per qualsiasi opera di Joan Mitchell.
Le nostre autenticazioni delle opere di Joan Mitchell sono accettate e riconosciute in tutto il mondo.
Ciascun COA è supportato da ricerche approfondite e relazioni analitiche di autenticazione.
I certificati di autenticità che rilasciamo per le opere di Joan Mitchell sono redatti sulla base di indagini artistiche, ricerche di autenticazione, lavoro analitico e studi forensi solidi, affidabili e totalmente documentati.
Siamo a disposizione per esaminare le tue opere di Joan Mitchell ovunque si trovino nel mondo.
Riceverai i tuoi certificati di autenticità e la relazione di autenticazione solitamente entro due settimane. I casi più complessi, con opere di Joan Mitchell difficili da ricercare, richiedono più tempo.
Tra i nostri clienti si trovano collezionisti di opere di Joan Mitchell, investitori, autorità fiscali, assicuratori, periti, valutatori, banditori d’asta, gallerie d’arte, agenzie governative e svariati studi legali.
Joan Mitchell, pittrice statunitense, nacque a Chicago il 12 febbraio 1925. Sviluppò un'opera gestuale e colorata che trascrive un sentimento di comunione con la natura. Cresciuta in un ambiente colto, praticò l'acquerello sin da giovane e si formò al Smith College e all'Art Institute, viaggiò in Europa dove cresciuto la sua ammirazione per Césanne, Van Gogh, Kandinsky e per tutti i pre e post-impressionisti. Con gli anni, la sua passione per l'arte la portò negli anni Cinquanta a viaggiare per la Francia per infine stabilirsi con suo marito, il pittore Riopelle, a Parigi e poi a Giverny. Joan Mitchell fa parte della seconda generazione dell'espressionismo astratto, del quale mantenne il gusto per i grandi formati, l'olio su tela, il senso del materiale pittorico e il gesto. La sua pittura riflette l'emozione che si prova a contatto con la natura, il paesaggio ricordato e trasformato. Le sue composizioni sono sempre molto elaborate, le forme emergono da fondi modulati in trasparenza o talvolta giocando con l'asimmetria. Il suo stile, evocativo e originale, suggerente, realizzato con pennellate piene di forza su tele con fondo bianco e talvolta non preparate, dove libera tutta la sua energia di grande potenza intuitiva che contiene ritmi di un equilibrio perfetto, pieni di cadenze, dove unisce il razionale, meditato, e l'improvvisazione più libera. I titoli delle sue opere evocano soprattutto i domini della terra e dell'acqua. Le sue opere sono espansive, spesso coprendo più pannelli. La disposizione in diptici, trittici, anche in 4 o 5 divisioni si presenta frequentemente come accade con Rothko o Newman. Dal principio degli anni Ottanta, quando la salute di Mitchell cominciò a deteriorarsi, il suo lavoro cambiò significativamente. Le sue difficoltà post-operatorie richiedevano l'uso di un cavalletto e il lavoro in formati più piccoli. Il suo ciclo del fiume è emblematico di questo periodo. Joan Mitchell morì la mattina del 30 ottobre 1992 a Parigi.
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