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Jean Tinguely
JEAN TINGUELY
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Per vendere, assicurare o donare qualsiasi opera di Jean Tinguely ti occorre un Certificato di autenticità (COA).
Ottenere un Certificato di autenticità (COA) per le opere di Jean Tinguely è facile. Basterà inviarci le foto e le dimensioni della tua opera di Jean Tinguely, specificando tutto quello che sai sull’origine o sulla storia dell’opera.
Se vuoi vendere la tua opera di Jean Tinguely, accedi ai nostri servizi di vendita. Offriamo strumenti di consiglio e supporto alla vendita, vendite a trattativa privata e mediazione completa per le opere di Jean Tinguely.
Autentichiamo Jean Tinguely e rilasciamo certificati di autenticità dal 2002. Siamo esperti riconosciuti e periti certificati delle opere di Jean Tinguely. Rilasciamo certificati di autenticità e valutazioni per qualsiasi opera di Jean Tinguely.
Le nostre autenticazioni delle opere di Jean Tinguely sono accettate e riconosciute in tutto il mondo.
Ciascun COA è supportato da ricerche approfondite e relazioni analitiche di autenticazione.
I certificati di autenticità che rilasciamo per le opere di Jean Tinguely sono redatti sulla base di indagini artistiche, ricerche di autenticazione, lavoro analitico e studi forensi solidi, affidabili e totalmente documentati.
Siamo a disposizione per esaminare le tue opere di Jean Tinguely ovunque si trovino nel mondo.
Riceverai i tuoi certificati di autenticità e la relazione di autenticazione solitamente entro due settimane. I casi più complessi, con opere di Jean Tinguely difficili da ricercare, richiedono più tempo.
Tra i nostri clienti si trovano collezionisti di opere di Jean Tinguely, investitori, autorità fiscali, assicuratori, periti, valutatori, banditori d’asta, gallerie d’arte, agenzie governative e svariati studi legali.
Jean Tinguely (22 maggio 1925 - 30 agosto 1991) è stato un artista svizzero, noto per le sue sculture cinetiche e il suo approccio innovativo all'arte meccanica e all'automazione. Nel corso della sua carriera, Tinguely ha sfidato le concezioni tradizionali della scultura, incorporando movimento ed elementi di macchina nelle sue opere, trasformando l'oggetto artistico in qualcosa di dinamico e autonomo. I suoi lavori non solo erano visivamente impressionanti, ma offrivano anche una critica alla società dei consumi, alla tecnologia e al sistema artistico tradizionale. Nato a Friburgo, Svizzera, Tinguely studiò presso la Scuola d'Arte di Basilea prima di trasferirsi a Parigi negli anni '50, dove entrò in contatto con il movimento artistico d'avanguardia e con il gruppo di artisti noti come i Nouveaux Réalistes. Grazie a questa collaborazione, Tinguely iniziò a sviluppare uno stile unico, in cui l'uso di materiali riciclati e parti di macchine divenne una parte essenziale del suo linguaggio visivo. Le sue prime opere si concentrarono sul concetto di distruzione come parte del processo artistico, il che lo portò a creare pezzi che non erano solo destinati a essere visti, ma che si disintegravano o autodistruggevano durante le esposizioni. Una delle caratteristiche più distintive delle opere di Tinguely è l'uso della cinetica, ossia l'inclusione del movimento nelle sculture tramite meccanismi motorizzati. Queste opere, come la famosa Méta-Matic (1959), erano macchine che producevano arte automaticamente, fondendo arte e tecnologia e rendendo il processo creativo una parte integrante dell'opera. Spesso i meccanismi delle sculture non solo producevano effetti visivi, ma generavano anche suoni e rumori, conferendo alle opere una dimensione sensoriale completa che coinvolgeva non solo la vista, ma anche l'udito. Un altro aspetto fondamentale nel lavoro di Tinguely è stata l'esplorazione dell'assurdo e dell'umorismo. Molte delle sue sculture, come La Macchina della Distruzione (1960), non solo erano innovative dal punto di vista tecnico, ma offrivano anche una riflessione ironica sulla vita moderna, il consumismo e l'instabilità delle creazioni umane. In queste opere, le macchine costruite con materiali industrializzati, come metallo, legno e plastica, sembrano avere vita propria, generando spesso caos o disordine. Questo senso di ironia e gioco si riflette anche nelle sue opere di arte pubblica, come Hommage à New York (1960), un'installazione monumentale di una macchina destinata ad autodistruggersi in un'esplosione di scintille e fuoco. Negli anni '60, Tinguely si unì al movimento dei Nouveaux Réalistes, un gruppo di artisti che esplorava le interazioni tra arte e realtà quotidiana, utilizzando oggetti e materiali trovati nella vita di tutti i giorni. Questa collaborazione gli permise di sviluppare un approccio ancora più sperimentale e provocatorio nel suo lavoro, rafforzando al contempo la sua relazione con altri artisti d'avanguardia, come Yves Klein e César. Nel corso di questo decennio, Tinguely divenne una figura chiave nell'arte contemporanea, noto per la sua capacità di combinare arte, tecnologia, umorismo e critica sociale. Oltre alle sue sculture, Tinguely fu anche un esperimentatore in altri mezzi, come il cinema e il design di scenografie, creando installazioni e performance che spesso coinvolgevano l'uso di macchine in movimento. La sua opera trascese anche i confini dell'arte visiva, entrando nel mondo dell'azione e della performance, collegandolo alle avanguardie artistiche dell'epoca, come il Dadaismo e il Surrealismo. Nel corso della sua carriera, Tinguely fu riconosciuto per la sua capacità di trasformare la relazione tra arte e tecnologia, e il suo lascito è stato influente nello sviluppo della scultura moderna e dell'arte cinetica. Nel 1991, poco prima della sua morte, fu inaugurato il Musée Tinguely a Basilea, Svizzera, un omaggio alla sua vita e alle sue opere, che ospita una collezione completa dei suoi lavori. Oggi, la sua influenza è ancora viva nelle generazioni di artisti che esplorano l'arte della macchina, del movimento e dell'interattività nelle loro opere. Jean Tinguely continua ad essere ricordato come uno dei grandi innovatori dell'arte moderna, la cui opera sfidava le nozioni tradizionali dell'arte e proponeva una visione audace e ironica dell'interazione tra uomo, macchina e società.
Pensi di possedere un’opera di Jean Tinguely? Contattaci per ricevere un aiuto cordiale, gentile e altamente informativo. Siamo esperti di Jean Tinguely.
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Jean Tinguely (22 maggio 1925 - 30 agosto 1991) è stato un artista svizzero, noto per le sue sculture cinetiche e il suo approccio innovativo all'arte meccanica e all'automazione. Nel corso della sua carriera, Tinguely ha sfidato le concezioni tradizionali della scultura, incorporando movimento ed elementi di macchina nelle sue opere, trasformando l'oggetto artistico in qualcosa di dinamico e autonomo. I suoi lavori non solo erano visivamente impressionanti, ma offrivano anche una critica alla società dei consumi, alla tecnologia e al sistema artistico tradizionale. Nato a Friburgo, Svizzera, Tinguely studiò presso la Scuola d'Arte di Basilea prima di trasferirsi a Parigi negli anni '50, dove entrò in contatto con il movimento artistico d'avanguardia e con il gruppo di artisti noti come i Nouveaux Réalistes. Grazie a questa collaborazione, Tinguely iniziò a sviluppare uno stile unico, in cui l'uso di materiali riciclati e parti di macchine divenne una parte essenziale del suo linguaggio visivo. Le sue prime opere si concentrarono sul concetto di distruzione come parte del processo artistico, il che lo portò a creare pezzi che non erano solo destinati a essere visti, ma che si disintegravano o autodistruggevano durante le esposizioni. Una delle caratteristiche più distintive delle opere di Tinguely è l'uso della cinetica, ossia l'inclusione del movimento nelle sculture tramite meccanismi motorizzati. Queste opere, come la famosa Méta-Matic (1959), erano macchine che producevano arte automaticamente, fondendo arte e tecnologia e rendendo il processo creativo una parte integrante dell'opera. Spesso i meccanismi delle sculture non solo producevano effetti visivi, ma generavano anche suoni e rumori, conferendo alle opere una dimensione sensoriale completa che coinvolgeva non solo la vista, ma anche l'udito. Un altro aspetto fondamentale nel lavoro di Tinguely è stata l'esplorazione dell'assurdo e dell'umorismo. Molte delle sue sculture, come La Macchina della Distruzione (1960), non solo erano innovative dal punto di vista tecnico, ma offrivano anche una riflessione ironica sulla vita moderna, il consumismo e l'instabilità delle creazioni umane. In queste opere, le macchine costruite con materiali industrializzati, come metallo, legno e plastica, sembrano avere vita propria, generando spesso caos o disordine. Questo senso di ironia e gioco si riflette anche nelle sue opere di arte pubblica, come Hommage à New York (1960), un'installazione monumentale di una macchina destinata ad autodistruggersi in un'esplosione di scintille e fuoco. Negli anni '60, Tinguely si unì al movimento dei Nouveaux Réalistes, un gruppo di artisti che esplorava le interazioni tra arte e realtà quotidiana, utilizzando oggetti e materiali trovati nella vita di tutti i giorni. Questa collaborazione gli permise di sviluppare un approccio ancora più sperimentale e provocatorio nel suo lavoro, rafforzando al contempo la sua relazione con altri artisti d'avanguardia, come Yves Klein e César. Nel corso di questo decennio, Tinguely divenne una figura chiave nell'arte contemporanea, noto per la sua capacità di combinare arte, tecnologia, umorismo e critica sociale. Oltre alle sue sculture, Tinguely fu anche un esperimentatore in altri mezzi, come il cinema e il design di scenografie, creando installazioni e performance che spesso coinvolgevano l'uso di macchine in movimento. La sua opera trascese anche i confini dell'arte visiva, entrando nel mondo dell'azione e della performance, collegandolo alle avanguardie artistiche dell'epoca, come il Dadaismo e il Surrealismo. Nel corso della sua carriera, Tinguely fu riconosciuto per la sua capacità di trasformare la relazione tra arte e tecnologia, e il suo lascito è stato influente nello sviluppo della scultura moderna e dell'arte cinetica. Nel 1991, poco prima della sua morte, fu inaugurato il Musée Tinguely a Basilea, Svizzera, un omaggio alla sua vita e alle sue opere, che ospita una collezione completa dei suoi lavori. Oggi, la sua influenza è ancora viva nelle generazioni di artisti che esplorano l'arte della macchina, del movimento e dell'interattività nelle loro opere. Jean Tinguely continua ad essere ricordato come uno dei grandi innovatori dell'arte moderna, la cui opera sfidava le nozioni tradizionali dell'arte e proponeva una visione audace e ironica dell'interazione tra uomo, macchina e società.
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